On the ranch, everyday life generates ethnographic stories; these are the tales of those who live there, the cowboys, Native Americans, families, and guests. The activities, traditions, and relationships with horses and the land become cultural productions that describe not only what is done, but also how people live and build a culture around the ranch.
Le comunità rurali americane e il senso di appartenenza
Gli sconfinati pascoli e praterie del Wyoming, divisi da cancelli di filo spinato sono colmi di Maestà. La percezione è di trovarsi davanti a immense rappresentazioni sacre, disegnate su un cielo di delicate sfumature di colori.
La 'comunanza' tra la gente che passa racconta di chi intraprende un viaggio che gli appartiene e continua, dove presente, passato e futuro s'incontrano e sussurrano con un linguaggio oscuro la presenza di quel luogo infinito, delle tante voci e volti che accoglie.
Fermarsi davanti a questa Maestà, in sella al cavallo, catturati dalla forza che ha questo polo, pensando a tutte le persone che prima di loro hanno abitato quelle rappresentazioni e quelle che con loro le stavano attraversando. Immersi in una quotidianità che ricorda come la propria sia solo un surrogato, un artificio creato dall'uomo.
Chissà quante storie, quanti pensieri di uomini e donne deve aver ascoltato questa Maestà, lungo il processo di una libertà che riconquista e riconfigura il tempo, ma che implode allo scadere di quello stesso tempo che determina il vincolo di una statuale appartenenza.
Percorrere tratti insieme a un cavallo è una grande fortezza morale, comunica la scelta di essere liberi nel vivere comune. Cavalcare diventa la somma di 'curiosità di conoscere' e 'miopia'. La solitudine diventa diversa forza, parte della forza, esperendo l'importanza di essere, trovando la propria collocazione nel mezzo, perché come diceva Calvino 'il mondo è inclinato da entrambi i lati.
Fare parte della storia e sentirsi quasi parte dell'Eterno.. l'eterno girovagare dell'uomo alla ricerca di Dio o di se stesso. Nel Wyoming si è epicentro di un vuoto, remoto dal mondo degli uomini che avvicina alla storia, all'eternità.
Forse anche a Dio? Chi non ci ha mai creduto, non ha cambiato idea nemmeno li, ma certamente si sentiva vicino al 'sacro'. Stare svegli fino all'alba e mentre tutti dormono sentire di volergli bene, è lì che è possibile pensare 'questo è il mio posto.